Gita a Bath
/*Return from Bath*/Last modified: 21 Nov, 1999 (Created: 26 Aug, 1999)
Location: http://paris6969.altervista.org
Feedback: paris6969@altervista.org
Tutti i contenuti di paris6969.altervista.org sono proprietà dell'autore paris6969@altervista.org e sono protetti dalle leggi italiane ed internazionali relative ai diritti d'autore (copyright). Non possono essere utilizzati in tutto o in parte.
Al mattino
Pare incredibile come a Bath praticamente non ci siano italiani. Eppure oggi ho incontrato l'inglese piu' stronzo. Domenica mattina, alle 7.15 in metropolitana si trascinavano quei tipi che al mattino non hanno nulla da fare e quindi lo passono dedicare a forse dormire. 'Non guardare quella ragazza' don't look at that girl, o qualcosa del genere. Per quanto incomprensibili la maggior parte delle altre parole mi sono limitao a mostrare il petto e a ribatter 'what do you want?'.Eppure sul momento gli avrei rotto volentieri il culo a quel drogato di merda.Al ritorno
Mi accorgo che stiamo percorrendo il Tamigi. C'e' qualcosa di invernale in quel buio. La strada umida, le persone in strada con le giacche lunghe oppure le vetrine illuminatissime. Qualche albero poi e' piena di lucine, a catena o sparse, proprio come addobbi natalizi. E poi la temperatura si e' raffreddata in una settimana di dieci gradi e li sul 'coach' ho dovuto indossare la giacca impermeabile sulla camicia a pelle. Non si e' rivelata poi tanto impermeabile visto che al Regent's sono infradicito. Da qualla volta li' non ho piu' smesso di portarmi appresso l'ombrello, non risolvendo quindi il problema delle scarpe di tela torinesi che non e' facilmente risolvibile senza che ne compri altre... non so se mi spiego. Dopo una decina di minuti che abbiamo superato Earl's Court siamo, come stavo per dirvi, sul Chelsea Embankment. Il Tamigi attraversa sinuoso la citta', come fanno i grandi e stanchi fiumi nelle pianure in prossimita' dell'estuario. Percorriamo quindi una delle grandi anse ed appare un'enorme luce.Se avete visto Apocalypse Now sapete come possono essere illuminati i ponti. Prima ancora del ponte e' l'acqua, sebbene solo come conseguenza illuminata, che e' luminosa di un bianco puro. Centinaia di metri lungo il fiume e per tutta la sua larghezza la superficie emette una luce che illumina tutti i palazzi del lungo fiume. La sottile linea nera delle campate separa il liquido fluorescente da una stretta striscia opalescente molto intensa. E poi ancora emettono luce i triangoli dei grossi tiranti al disopra.
Il pulman si e' ammutolito. I suoi passeggeri intendo. Osserviamo quello spettacolo defilarsi via, ruotandogli di fronte in un balletto coreografico in cui la fuga prospettica varia con una velocita' variabile col coseno dell'angolo tra l'asse del ponte e la nostra posizione relativa.
E' una gita che ne vale la pena... i ponti sono dal Battersea Bridge al Chelsea Bridge.
FINE