Capodanno 1997 a Grantola
/*New Year's Day 1997 in Grantola*/«Due gravi incidenti. Una premonizione avverata e la strada che conduce al nuovo anno ricoperta di una sfiga lenta e ineluttabile nel capodanno di Grantola.» |
Last modified: Gen 3, 1996 (Created: Gen 3, 1996)
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-Ciascuno tiri su una carta e non la faccia vedere agli altri.
Io faccio il mio dovere e molto garbatamente me ne prendo una. Ho le gambe accavallate e me la pongo sopra la coscia con il dorso in alto.
Lentamnte la faccio scivolare a verso il ginocchio per portarmela ad una distanza confortevole per guardarla. Mi chino verso di lei per non farla vedere agli altri... la piego lentamente verso l'alto... ed ecco... un due di picche.
Che dire? Un libro di marketing che sto' leggendo, invita a vedere i fatti come stampati sulla faccia di una moneta. Poi di guardare l'altra:
Mi volto e vedo un'altra macchina lentamente alla deriva in discesa. Questa, procedendo in diagonale stava adagio adagio invadendo la corsia opposta, credo a 10 chilometrim all'ora... ma forse anche 5.
Il tutto ebbe inizio su circa 50 metri di distanza, ma duro' almeno 30 secondi. L'impatto non avveniva mai. La macchiana in discesa fece prima a sbattere contro il guard-rail e a strisciare per qualche metro, sempre ad una lentezza esasperante.
Finalmente l'impatto ebbe luogo ed entrambi si fermarono.
Spostammo una delle macchine sulla rampa di un'autorimessa e li lasciammo discutere. Ma ecco che ancora qualcosa di strano doveva accadere. Una macchina proveniente dall'alto vede la macchina ferma e cerca di frenare: oh, boia. Entra stranamente in rotazione, ma fermandosi dopo i consueti minuti di arresto, di traverso. Altre macchine intanto stavano salendo e giustamente allarmate dalla situazione cercarono di organizzare come potevano un bel pastone di automobili.
Quello era il momento di scomparire in bellezza, e rientrammo in casa.
Capodanno a Grantola: due cose.
La prima
Dunque, avete presente una stronza? Questa salta fuori ad un certo punto con un mazzo di carte. Dovete sapere che io ultimamente non tocco molto le carte... sara' un anno, o forse piu'... ed ecco che salta su questa e dice:-Ciascuno tiri su una carta e non la faccia vedere agli altri.
Io faccio il mio dovere e molto garbatamente me ne prendo una. Ho le gambe accavallate e me la pongo sopra la coscia con il dorso in alto.
Lentamnte la faccio scivolare a verso il ginocchio per portarmela ad una distanza confortevole per guardarla. Mi chino verso di lei per non farla vedere agli altri... la piego lentamente verso l'alto... ed ecco... un due di picche.
Che dire? Un libro di marketing che sto' leggendo, invita a vedere i fatti come stampati sulla faccia di una moneta. Poi di guardare l'altra:
- Ricevero' molti due di picche...
- Faro' il filo a molte donne...
La seconda
Mi trovavo in fondo alla Val Ganna, dalla parte del lago. Cazzeggiavamo in strada... io cercavo di consolarmi per "La prima" cosa che mi era successa... quando verso le due... Sapete che la neve ottunde ogni rumore, e poi la neve era dappertutto e ne scendeva ancora. Ad un certo punto vedo la macchina che saliva che blocca le ruote frenando inopportunamente. Il tipo che guidave nello stesso istante faceva una smorfia terrorizzata portandosi entrambe le mani alla testa: valeva la pena guardare nell'altra direzione!Mi volto e vedo un'altra macchina lentamente alla deriva in discesa. Questa, procedendo in diagonale stava adagio adagio invadendo la corsia opposta, credo a 10 chilometrim all'ora... ma forse anche 5.
Il tutto ebbe inizio su circa 50 metri di distanza, ma duro' almeno 30 secondi. L'impatto non avveniva mai. La macchiana in discesa fece prima a sbattere contro il guard-rail e a strisciare per qualche metro, sempre ad una lentezza esasperante.
Finalmente l'impatto ebbe luogo ed entrambi si fermarono.
Spostammo una delle macchine sulla rampa di un'autorimessa e li lasciammo discutere. Ma ecco che ancora qualcosa di strano doveva accadere. Una macchina proveniente dall'alto vede la macchina ferma e cerca di frenare: oh, boia. Entra stranamente in rotazione, ma fermandosi dopo i consueti minuti di arresto, di traverso. Altre macchine intanto stavano salendo e giustamente allarmate dalla situazione cercarono di organizzare come potevano un bel pastone di automobili.
Quello era il momento di scomparire in bellezza, e rientrammo in casa.
FINE