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Dimore Passeggere


Dimore passeggere

/*Temporary Mansons*/

Last modified: 22 Oct, 2000 (Created: 31 Aug, 2000)
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Dormire è importante in vacanza. Specie se si tratta di una vacanza intellettuale... al carnale fa bene l'intorpidimento... Io in questa vacanza ho bisogno del ricordo, devo limitare al massimo la perdita di neuroni. Nel seguito citerò i miei bivacchi. Anzi, prima chiariamo se nel mio trip io abbia o meno bivaccato. Nel mio dizionario il termine si riferisce al luogo dove si fermano per riposare, o al riposare stesso presso di esso, dei soldati. Me ne viene suggerito un'altro molto carino, serenare, che indica il dormire accampati all'aperto. Non i torna l'uso della parola accampare, che riporta sempre a terminologia militare. Dimorare è la parola più generica e corretta, anche se viene usata generalmente per una soluzione stabile. Il dizionario propone un compromesso semanticamente soddisfacente: dimora passeggera.

Impianto teorico

I problemi della sera

  • Trovare un posto per la sera
    • in campagna
      la campagna è fredda la notte. E poi si tratta di luoghi isolati e in generale meno sicuri. Nelle zone che ho frequentato oltretutto l'uomo non regala nulla, quasi è più difficile parcheggiare in campagna che lungo un autostrada;
    • in città
      • zone con locali pubblici
        la città è il luogo più sicuro. Il posto ideale è poco frequentato ma illuminato. La prossimità di un locale comporta via vai fino a tarda ora;
      • zone residenziali di periferia
        magari anche con macchine e lampioni, magari sotto uno guasto parcheggiando tardi. Non ho avuto mai problemi e mi sono sempre sentito al sicuro;
  • La sistemazione ideale
    • in salita. Siccome si rimane pressoché seduti si può compensare la quota piezometrica più bassa dei piedi parcheggiando in salita;
    • liberare i piedi per facilitare la circolazione, mica vorrete stare ininterrottamente coi piedi nelle scarpe?
    • rannicchiarsi con coperta accertandosi che fianchi, piedi e schiena siano coperti. A meno che la temperatura non sia molto bassa, la coperta meglio del sacco a pelo garantisce calore e traspirazione.

I problemi del mattino

  • Trovare caffè e toelette
    • superstore, il luogo ideale. Pulito, caldo e con tutti i comfort... tipo la carta igienica. È facile trovarlo nelle periferie, specie verso l'uscita delle autostrade. Generosi orari di apertura, anche di domenica. È poi è pieno di gente, di cose curiose da scoprire...
    • porto. Il classico posto dove entrare a testa bassa e infilarsi deciso nel cesso. Ho utilizzato porti turistici a qualsiasi ora;
    • località turistiche in genere ma non Exeter. Exeter ho avuto modo di dirvelo non ha cessi pubblici. Nelle località turistiche ci sono più toelette, specie in centro;
    • parchi naturali. Non desiderano che cachiate come delle capre ai bordi delle strade;
    • parcheggi. In genere dotati. Data l'alta frequentazione e la bassa manutenzione sono da discutere caso per caso.
  • Trovare salviette inumidite
    • settore bambini e non igiene intima, potreste uscirne con un barattolo di assorbenti

Impianto pratico

21 agosto - Oxford

Prima notte. Pochissima esperienza. A dire il vero non è stata la prima volta... occasioni sparse d'estate e soltanto una seria. Ma appunto era estate italiana, quindi senza alcun problema. A Oxford le buone maniere mi hanno un poco tradito. L'eccesso di discrezione non paga. Ma devo fare un poco di esperienza per capire come sono fatti sti paesi inglesi, cosa fanno la sera... che poi non sono diversi da quelli italiani... Trovo posto in campagna. Una campagna priva di viottoli, tutto è recintato e coltivato intensamente. Dopo una notte un poco infreddolita, alle 6.30 di mattina c'è gente in bici. Universitari? Pendolari? In cerca di un cesso ho ancora i pantaloni corti dell'estate italiana.

22 agosto - Brighton

Dopo la visita al Pavillon e al Pipe decido che è l'ora di dormire vicino al mare. Prendo la litoranea ovest e mi allontano dal centro. Raggiungo un piccolo centro. Trovo posto vicino ad una chiesa con parco. La strada fa un angolo stretto ed è transitato da auto che per la manovra impegnativa non possono preoccuparsi troppo di me.

23 agosto - Exeter/Torquey

Clima mite. Buon posto. In realtà sono fuggito da Exeter, città senza 'public convenience'. Decido di non visitarla e di limitarmi. Proprio un bel tiepido... se d'improvviso all'una e mezza una crisi al massimo livello di allerta. Peccato. Era una bella via di piccole residenze. Ero davanti ad una in vendita con un grosso albero a tenermi nell'oscurità. Devo agire. Seguire per il centro. Verso il porto turistico è pieno di giovani ubriachi. È animata la 'Riviera inglese'. Ma superato il porto e un esclusivissimo hotel mi fermo subito dietro una fila di auto parcheggiate dove io non avrei mai osato.

24 agosto - Plymouth

Il massimo dell'azzardo per me, cresciuto nella guida a sinistra come nelle dimore passeggere cittadine: lascio la macchina in un parcheggio centrale, faccio il giro del porto vecchio (Hoe) e torno per dormire senza più nemmeno avviarla. La notte migliore fin'ora. Mi sveglio alle 6.30, assieme all'alba. Il mio ciclo circadiano ha ripreso il controllo del mio corpo. Faccio il giro della città e parto con comodo per ma Cornovaglia. Colazione e toeletta nel superstore di Liskeard.

25 agosto - Penzance

Cittadina freddina, come impressione umana e come impressione epidermica. Freddo insomma. Allinterno dell'auto si forma una abbondante condensa. Al suo esterno si deposita una spessa rugiada. Vince ancora una volta il residenziale di periferia poco trafficata e illuminata. Parto presto per il Penwith. Il mattino vince una siepe, troppo lontano e presto per un superstore.

26 agosto - Tintagel

Residenziale. Freddo. Di domenica le attività commerciali iniziano alle 10. Mi sono spostato a nord nel frattempo, arrivando a Barnstaple. Non è presto, faccio il giro in città ed è tutto chiuso. Deserto. Verso le 9,30 compaiono quelli vestiti a festa per la messa. Io mi sposto al Tesco di periferia. Ma è già pieno! E te credo! Se è l'unico posto dove si può fare colazione! Infatti il caffè che desideravo è al di là di una coda interminabile di gente intenta a porsi sul vassoio del self-service salcicce, patate e amenità del genere. Me ne vado.

27 agosto - Bristol/Bath

La storia è lunga. Inizia alla ricerca di un bagno, poi di una dimora, poi... il seguito è qui: Angoscia a Bristol.

28 agosto - Cambridge

È risultata più pratica la campagna. Ma fa molto freddo. Ora ho la certezza che la presenza del mare ha sino ad allora garantito nottate miti.

29 agosto - Ipswitch

Zona residenzialissima. La città è invece uno schifo; non ne ho trovati molti qui in inghilterra ma qui ci sono pure dei drogati molesti. Sono nella parte alta, davanti a delle belle ville con giardino. Mi passa accanto anche qualcuno intento nel footing quasi a mezzanotte.

30 agosto - Stanstead

Piazzola di sosta vista aeroporto. Si parte presto il mattino dopo. Non mi sforzo di trovare posti particolari perché ho fatto il pieno di benzina e devo restituire la macchina in quello stato. Mi piazzo vicino all'aeroporto. Sono parallelo alla pista. C'è un gran viavai nel cielo e lungo la strada. Mi sento però al sicuro.
FINE

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